La chiesa di S.
Ambrogio
è il vecchio edificio parrocchiale, situato in posizione baricentrica
rispetto ai centri abitati che formano il comune di Montegrino
Valtravaglia. Infatti, la chiesa sorge lungo la S.P. 23 dir che collega
Montegrino con Grantola passando per Bosco Valtravaglia, a circa 500 m
dal capoluogo comunale, in corrispondenza del bivio con la strada che
conduce, con un'ulteriore biforcazione, da una parte a Bonera e Ostino
e dall'altra a Sciorbagno e Castendallo.
L'edificio attuale è di età
barocca, a tre navate con colonne in pietra, preceduto da una bella
scalinata; all'interno si trova un organo, opera di un artigiano
sconosciuto, che è stato oggetto di restauro all'inizio del XX secolo
da parte di Elia Gandini.
Particolarmente interessante
per la tecnica costruttiva è il campanile, dall'inconfondibile
struttura romanica, alto e slanciato.
L'edificio sacro ha
caratteri squisitamente medioevali; non è citato nel Liber notitiae di Goffredo da Bussero,
del XIII secolo, che elenca le chiese esistenti nel Milanese ed
attribuisce a Montegrino Valtravaglia due chiese: S. Martino e S. Gallo
di Castendallo. L'omissione della chiesa di S. Ambrogio da parte di
Goffredo da Bussero è facilmente motivabile, poiché egli intendeva
dedicare un altro testo alle chiese intitolate a S. Ambrogio; la chiesa
è comunque menzionata nella Notitia cleri, risalente al XIV secolo.
(testo E.F.; fotografie C.R.)